Sviluppo Smart, Inclusivo e Sostenibile. Miraggio o realtà. Buone Pratiche europee e italiane.
– Come fa un sindaco di un piccolo comune del Siracusano a passare da una raccolta differenziata del 1,5% al 75 % con una campagna di partecipazione sul B.E.L.L.O. ?
– Come si trasforma in 20 anni una città industriale del nord europa in un modello di Green economy tra i più avanzati del mondo?
– Come si passa da una gestione indecorosa e deresponsabilizzata degli spazi pubblici di una rete di scuole superiori di Grosseto in un modello di gestione sostenibile ed inclusivo ?
Grazie a Buon governo e intuizioni popolari, Guida e partecipazione.
Sarà attraverso l’illustrazione di chi ce l’ha fatta e ce la sta facendo, tanti esempi di buone pratiche italiane e europee che in questo intervento saranno affrontate le domande:
- Che cosa si intende veramente oggi per Sviluppo Sostenibile?
- Sviluppo Sostenibile significa solo rispetto per l’ambiente?
- Sviluppo Sostenibile e decrescita? Collegamento non automatico, dipende molto da come si misura lo Sviluppo.
- Come si collegano tra loro i concetti di Smart, Inclusive e Sustainable, non tanto e non solo a livello di elaborazione teorica o delle normative e direttive europee, ma soprattutto, nelle città smart, inclusive e sostenibili che sono anche attrattive per il turismo?
Ed è proprio di turismo sostenibile che si parlerà il 18 marzo nel secondo intervento di Fabrizio Santini.
Fabrizio, grazie al lavoro dei genitori ha abitato e ha studiato in molte città italiane: Milano, Firenze e soprattutto Roma. Si è laureato in Scienze dell’Educazione e in Psicologia dell’apprendimento. La tesi, di cui è stato relatore il prof. Mario Comoglio e controrelatore il prof. Michele Pellerey, due luminari della didattica, ha avuto come argomento la metacognizione e aveva per titolo: “ The Self Regulation in Learning Processes”.
Specializzato nella applicazione dei principi dell’Apprendimento Cooperativo e Attivo nell’ambito dell’Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile. Considerata la sua passione per la natura ha lasciato l’Università di Roma dove lavorava come assistente universitario ed è tornato a vivere nella sua terra: la Maremma Toscana.
Qui, dal 1998, diviene responsabile per la didattica presso il LEA Laboratorio di Educazione Ambientale La Finoria a Gavorrano (Gr).Il LEA la Finoria è un Centro residenziale di Esperienze riconosciuto dalla Regione Toscana come nodo coordinatore per l’Ed. Amb. e allo Sviluppo Sostenibile per i comuni delle Colline Metallifere Grossetane. (www.leatoscana.org).
Si occupa anche di didattica Museale, curando questo aspetto per il Parco Nazionale Archeologico
Tecnologico delle Colline Metallifere Grossetane, a partire dalla sua inaugurazione nel 2003 (il Parco, proprio per le sue attività didattiche è divenuto a partire dal 2009, membro della rete mondiale dei Geoparchi sotto l’egida dell’Unesco). (www.parcocollinemetallifere.it).
Dal 2003 è coordinatore dei servizi di guida, del personale e responsabile per la formazione interna e i progetti internazionali del Parco Minerario Naturalistico di Gavorrano (www.parcominerario.it).
Dal 2011 è responsabile per il Parco Nazionale (Tuscan Mining UNESCO Geopark) per i progetti e le certificazioni internazionali (UNESCO Global Geopark e Carta Europea per il Turismo Sostenibile)
Il dott. Santini è infine consulente per la didattica Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile presso la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile di Roma (www.susdef.it ).
Si occupa da alcuni anni di progetti di formazione con partenariato europeo (si tratta di progetti Leonardo per l’Educazione Permanente), incentrati sul tema delle Competenze (acquisite in apprendimento
formale, non formale e informale).
(per approfondire si vedano i siti: www.alterskillspraxis.com, www.njesd.com, www.informedu.it )
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