Cos’hanno in comune il ragno e il peperone?

La “Notte della Taranta” è il più importante evento della musica folk a livello europeo. Attira 200.000 persone ogni anno l’ultimo sabato di Agosto a Melpignano, un paesino di 2.000 anime nel Salento, durante il Concertone finale, e più di 300.000 durante le due precedenti settimane del Festival, nell’isola culturale chiamata “Grecìa salentina”, in provincia di Lecce. Il ritorno economico e di immagine di questo evento, giunto alla sua ventunesima edizione nel 2018, è ormai una storia conosciuta non solo tra gli addetti al settore, visto che ne hanno scritto anche giornali a larga diffusione.

La Sagra del Peperone di Carmagnola é arrivata nel 2018 alla sua sessantanovesima edizione. Grazie al peperone, insolito e saporito biglietto da visita, la città di Carmagnola, in Provincia di Torino, offre ogni anno nell’ultima settimana di Agosto e nella prima di Settembre la sua consueta ospitalità, trasformandosi in un travolgente e variopinto spettacolo di mercati, concerti in piazza, laboratori enogastronomici, eventi artistici, percorsi culturali e spazi commerciali. Rossi, gialli, verdi, i peperoni di Carmagnola sono ormai conosciuti in tutta Italia e vengono celebrati con dieci giorni di festa grande, con un’attrazione di 200.000 persone durante i dieci giorni.

I due eventi quindi si equivalgono in quanto a durata, dimensione, periodo di realizzazione, numerosità dei partecipanti, ed elementi connotanti (tradizione: musica e food). Un gruppo di ricercatori ha studiato da vicino questi due eventi a livello comparativo per 5 anni consecutivi, dal 2014 al 2018. I risultati dello studio sono sorprendenti in termini di somiglianze tra i due eventi in quanto alla loro capacità di attrazione turistica, di impatto economico-sociale, e di legami generati tra l’evento ed il territorio che lo ospita. Nonostante la diversa localizzazione, Nord vs. Sud Italia, ed una percentuale di turisti non originari molto più elevata nel secondo caso, é stato possibile individuare le chiavi comuni di successo delle due manifestazioni, elaborando un modello di valutazione che il gruppo di ricercatori che le ha esaminate é in procinto di testare su altri eventi culturali in Italia ed all’estero.

Ad esporci il modello e raccontarci i risultati ci sarà il coordinatore dello studio comparato: Giuseppe Attanasi. Giuseppe, Ph.D. in Economia alla Bocconi, è attualmente Professore Ordinario di Economia all’Università di Nizza (Francia). Giuseppe è stato il primo ricercatore ad indagare il fenomeno della Notte della Taranta nel 2007 dal punto di vista del suo impatto economico. Un evento che conosce bene visto che con il suo gruppo ha suonato nei concerti minori del Festival in 8 delle ultime 13 edizioni: la sua voce e la sua chitarra hanno contribuito e contribuiscono a diffondere la “pizzica salentina” nel mondo.

Immagine Wikipedia (1) – CC BY-SA 2.5

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