La Maremma è per me differente. Me ne sono innamorata da bambina, ma senza esserci stata.
Ne ho sentito parlare a Verona, durante la Fiera Cavalli, che ogni anno ospita la performance dei butteri, uno degli spettacoli più attesi dal pubblico. Cavalli particolari, forti e bellissimi e lo stesso vale per i loro cavalieri. Un connubio che ha del selvaggio. Da lì ho iniziato a fantasticare di questa terra tra boschi e mare, uno dei pochi territori in Italia ancora dediti alla caccia, all’agricoltura e quindi alla natura.
Dopo parecchi anni di “la Maremma è la regione giusta per me”, l’ho finalmente scoperta ed è stata una bellissima sorpresa, perché quando immaginario e realtà coincidono in quanto a paesaggi e persone – e pure personaggi – non si può che sorridere dentro.
In questi giorni poi ho chiesto a un po’ di persone cosa fare in Maremma e questo è il sunto: beh, la maggior parte in realtà sa che è in Toscana, ma non sa bene dove e quali ne siano i confini, ma sa che ci sono i butteri e i cinghiali. C’è poi chi pensa a colline popolate da bestiame vario e pastori maremmani, chi la identifica con Saturnia, le terme e la carne e chi c’è stato e come me s’è innamorato dei borghi storici dell’entroterra e infine una minoranza mi ha parlato delle pinete lungo la costa e di immensi campeggi.
Qualche tempo fa i Maremmans avevano chiesto di elencare i vocaboli/aggettivi che descrivono la Maremma e di fatto ne era risultato un racconto molto simile.
Se però chiedo la stessa cosa online è tutta un’altra storia. Online, tra suggerimenti dell OTA, dei portali turistici e nelle pagine descrittive sui siti degli hotel si parla praticamente solo di mare, di spiagge e dell’Argentario. Argentario non menzionato nei miei colloqui solo perché credo non sappiano sia in Maremma…
Anche le varie analisi di Travel Appeal parlano sempre di mare e spiagge e di fatto questo è quanto viene venduto.
Il balneare però ha una stagionalità ben definita ed è schiavo del meteo e diciamocelo, in Italia, per quanto il mare sia bello e le spiagge scenografiche, non è come stare ai Caraibi o in Grecia e non si hanno i servizi della penisola iberica né, salvo certo adriatico, le tariffe praticate all’estero, che ora è raggiungibilissimo con voli che spesso costano meno di un viaggio in auto. Insomma, il mare italiano rappresenta entrate importantissime ed essenziali, ma non è propriamente concorrenziale.
Ci sono cose invece che si possono fare solo in Maremma e io vorrei fare proprio quelle e in più andare al mare. Vorrei visitare i borghi medievali con guida, vorrei fare trekking e visitare vigneti e cantine e godere di degustazioni accompagnate da manicaretti locali. Vorrei potermi iscrivere a dei food tour con guida, fare dei trekking a cavallo e vedere i butteri a casa loro e non solo a Verona o Parigi o Vienna. Vorrei che queste cose mi venissero offerte senza dover perdere del tempo per cercare soluzioni e proposte.
Vorrei che l’offerta fosse strutturata, non solo su Airbnb, perché le loro esperienze si trovano solo sulla loro app.